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natività


Il Presepe Vivente ormai tornato definitivamente all'interno del Castello e lungo la riva del fiume Chiascio

Oggi è nato per Voi il Cristo Salvatore

è l'annuncio che l'angelo diede ai pastori duemila anni fa.
Lo stesso messaggio di gioia viene ripetuto da allora ogni anno anche attraverso tradizioni i cui colori sfumano da un Paese all'altro, ma che si identificano nel loro significato più profondo.
Tra le tante, quella del presepe vivente è, già di per sé, una delle più suggestive e lo diventa soprattutto quando riesce a combinare religiosità, sentimento, atmosfera e solidarietà. Quando insomma non è solo semplice ricorrenza, ma anche occasione di riscoperta dei migliori valori umani.
In questo spirito si rinnova a Natale il Presepe Vivente di Petrignano d'Assisi. La manifestazione aggiunge tradizione alla tradizione, essendo Petrignano il primo paese ad aver proposto, diciannove anni fa, una tale iniziativa nella zona.
I recenti fenomeni sismici hanno danneggiato il medievale castello di Petrignano le cui mura hanno sempre offerto, dal 1978, lo sfondo ideale per la ricostruzione del Presepe.
Se il terremoto ha destabilizzato l'antica struttura, non ha tuttavia abbattuto lo spirito e l'inventiva dei petrignanesi che, non volendo rinunciare all'appuntamento natalizio, ripropongono l'evento della Natività lungo una delle vie più vecchie del paese.
Il selciato di via Croce si copre quest'anno di paglia e le luci elettriche cedono il posto ai magici bagliori delle fiaccole.
Circa duecento figuranti, animando una quarantina di scene, avvolti in vesti d'altri tempi raccontano una storia miracolosa, fra gli scorci di vita quotidiana della città di Betlemme, riproposta con attendibilità storica e in tutto il mistero dell'evangelica nascita che si inserì nella storia dell'Impero Romano, sconvolgendone lo spirito pagano e la fede nella sola forza umana. Il tribuno Quirino e i soldati, sotto i cui occhi inconsapevoli Dio si fece uomo, sono i rappresentanti di Roma
la cui potenza sovrasta di fatto anche quella del re Erode, re di fasti, cibi e concubine.
I fondi chiusi delle case di tutti i giorni aprono le porte su antichi mestieri e mostrano scene di arti e banchi dei mercanti, ricordando l'aspetto più umile di chi è privo di potere. Intanto il mercante di schiavi, arricchito dal commercio di uomini e donne, suggerisce uno stato di dignità ancora più basso di quello del mendicante. Mentre nella taverna si beve e si grida e in piazza si danza e si canta, nel silenzio della notte, come in un'altra realtà, nasce il Re dei Re.
La capanna si oppone ai simboli del potere; fuori dalla città, lontana dai fragori e dai lussi, la Sacra Famiglia è più vicina agli umili pastori, ai poveri mendicanti, al popolo sottomesso, che non ai grandi uomini, pur superandoli in dignità regale. Camminando alla flebile luce delle fiaccole, senti l'emozione del passato che ritorna e intuisci il lavoro di attenta ricostruzione storica e spirituale che ha impegnato il paese per mesi.
Non meno emozionante risulta l'arrivo in notturna dei Re Magi che da diverse strade giungono sulla piazza del paese e insieme al 'popolo di Betlemme' procedono solenni per rendere omaggio al Bambino Gesù.
Ancora una volta, spenti i bagliori delle decorazioni artificiali, la tenue luce delle fiaccole conferisce a strade ed edifici quella magica semplicità per cui è impossibile non sentirsi tutti più buoni.
La tradizionale manifestazione paesana ha il pregio di riunire tante persone facendole lavorare insieme, presentandosi anche in questo come espressione di solidarietà, al di là della poesia, dell'emozione religiosa e del romanticismo. E proprio per restare nel nome della solidarietà e dell'amore cristiano, il ricavato del Presepe Vivente di Petrignano andrà in beneficienza alle vittime del terremoto.
Il Natale vero è soprattutto quello di chi ha bisogno e ha diritto al nostro aiuto,
per ricordare che non c'è solo la tradizione e per dare un senso concreto ai buoni sentimenti, alle suggestioni, alle belle parole e iniziative che la festa porta con sé.

       

Con i ricavi della scorsa edizione è stato possibile aderire al progetto parrocchiale adozioni di famiglie Croate e donare alla scuola Elementare di Petrignano di Assisi, ristrutturata dopo il terremoto, tavoli di lavoro ad uso didattico.
Nel nome della solidarietà e dell'amore cristiano, anche quest'anno, il ricavato del Presepe Vivente di Petrignano andrà devoluto in beneficienza.

Programma 2004/2005
25 Dicembre dalle 17.30 alle 19.30
26 Dicembre dalle 17.30 alle 19.30
1 Gennaio dalle 17.30 alle 19.30
2 Gennaio dalle 17.30 alle 19.30
6 Gennaio ore 16.30
Rappresentazione
6 Gennaio ore 17.00
Sfilata dei RE MAGI per le vie del Paese


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